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L'hotel ideale per visitare il Palazzo Pubblico

Con il Sangallo Park Hotel scopri il centro di Siena

Il Palazzo Pubblico di Siena e la Torre del MangiaIl Sangallo Park Hotel è a pochi minuti di auto dal centro di Siena e dal Palazzo Pubblico. La costruzione di questo stupendo edificio venne decisa nel Luglio 1297 dal Consiglio dei Nove, che emanò rigorose norme edilizie, affinché i palazzi che sarebbero sorti su Piazza del Campo non potessero rivaleggiare in grandiosità od eleganza. Nel 1310 l'edificio divenne sede delle riunioni del Consiglio, mentre l'ala del Podestà e la Torre del Mangia sarebbero stati utilizzabili solo 40 anni più tardi. La struttura è un esempio di architettura medievale con influenze gotiche. La facciata è leggermente curva per accompagnare il perimetro della piazza. Il secondo piano delle ali laterali venne aggiunto nel 1680, mantenendo lo stile delle finestre senesi, trifore in pietra con archetti gotici adornate dalla balzana (simbolo della città di Siena, con i colori bianco e nero). Lo stemma rotondo con il monogramma di Cristo in rame venne aggiunto nel 1425, a ricordare una predica di San Bernardino da Siena, mentre lo stemma dei Medici fu posto nel 1560, quando Siena venne annessa al Granducato di Toscana. Quasi tutte le sale più importanti sono affrescate. Nel Medioevo solo la Chiesa e le confraternite religiose assumevano artisti per abbellire conventi e basiliche: gli affreschi del Palazzo Pubblico sono un'eccezione, perché commissionati da un governo repubblicano. I più noti sono gli affreschi del Buon e del Cattivo Governo del senese Ambrogio Lorenzetti ( dipinti tra il 1337 e il 1339 ), che rappresentano un forte messaggio sociale sul valore di un governo repubblicano stabile, come era quello dei Nove. E' la rappresentazione di una città ricca, operosa e felice, di una campagna opulenta, ben lavorata e ricca di messi, in contrapposizione ad un ambiente oppresso da guerra, fame e siccità laddove la città è amministrata da un cattivo governo. L'opera del Lorenzetti rappresenta il più vasto ciclo pittorico profano del medioevo.