Il Santuario di Santa Caterina da Siena
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Il Santuario e la Casa di Santa Caterina, meta di continui pellegrinaggi, raccolgono molti documenti inerenti alla sua vita e dipinti che ne raffigurano la storia. L'Oratorio del Crocifisso, dove un tempo era l’orto dei Benincasa, conserva il Crocefisso duecentesco dal quale la Santa ricevette le Stimmate nel 1375 a Pisa. Attiguo è l’Oratorio Superiore o della Cucina, probabilmente ricavato in parte nella cucina della famiglia, caratterizzato dal bel pavimento in maiolica in gran parte del secolo XVII e dall'elegante soffitto ad intaglio su disegno del Riccio. Sull’altare , che racchiude le pietre dell’antico focolare, c’è una tavola rappresentante le Stimmate della Santa, alle pareti sono appesi 17 quadri di diversi artisti. Da qui per una scala, si scende nell’Oratorio della Camera affrescato con Storie della Santa. Sul muro si apre la cella dove si ritirava Caterina, qui vi si conservano alcuni oggetti che le appartennero e la pietra che le serviva da cuscino, la borsa in seta che contenne la testa di Caterina dopo che il Papa Urbano VI nel 1381 dette l'ordine di staccarla dal corpo della santa, la boccetta nella quale Caterina metteva gli aromi per lenire i dolori dei malati del Santa Maria della Scala e il bastone usato per sorreggersi. Scendendo ancora un altro braccio di scale dopo un vestibolo, si entra nell’antico “fondaco” dei Benincasa, trasformato nella Chiesa di Santa Caterina, della Contrada dell’Oca. Sull’altare una statua lignea policromata della Santa, lungo le pareti scene di vari Miracoli, dipinti da Gerolamo Della Pacchia, gli Angeli sovrastanti l’altare furono affrescati dal Sodoma. Dalla Chiesa per una scaletta, si scende nella cantina dove si verificò il miracolo della botte inesauribile.