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Il Santuario di Santa Caterina da Siena

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Il Santuario di Santa Caterina da SienaCon le offerte speciali del Sangallo Park Hotel puoi prenotare il tuo hotel a Siena con un ottimo rapporto qualità-prezzo e visitare il santuario di Caterina Benincasa. La Santa nacque a Siena nel 1347 dal tintore Jacopo Benincasa. A sei anni ebbe la sua prima visione nella Chiesa di San Domenico, a soli quindici anni ricevette l’abito domenicano delle Mantellate. Si dedicò alla cura dei malati e dei più bisognosi, divenendo infermiera volontaria dell’Ospedale di Santa Maria della Scala. Mentre si trovava nella città di Pisa ricevette le stimmate. Intraprese molti viaggi ad Avignone per rivolgersi ai Papi, ai quali chiedeva di far tornare la sede pontificia a Roma e la pace in Italia. Tornata a Siena fondò il Monastero di Santa Maria degli Angeli. Nel 1378, alla morte di Papa Gregorio XI, iniziò lo Scisma d’Occidente. Per Caterina fu un periodo molto intenso, venne incaricata da Urbano VI di mediare con principi, uomini politici ed ecclesiastici. Nel 1380, a soli 33 anni morì. Nel 1461 Pio II proclamò Caterina Santa, nel 1970 Paolo VI riconobbe a Caterina il titolo di Dottore della Chiesa Universale, nel 1999 Giovanni Paolo II proclamò Caterina compatrona d’Europa.


Il Santuario e la Casa di Santa Caterina, meta di continui pellegrinaggi, raccolgono molti documenti inerenti alla sua vita e dipinti che ne raffigurano la storia.
 L'Oratorio del Crocifisso, dove un tempo era l’orto dei Benincasa, conserva il Crocefisso duecentesco dal quale la Santa ricevette le Stimmate nel 1375 a Pisa. Attiguo è l’Oratorio Superiore o della Cucina, probabilmente ricavato in parte nella cucina della famiglia, caratterizzato dal bel pavimento in maiolica in gran parte del secolo XVII e dall'elegante soffitto ad intaglio su disegno del Riccio. Sull’altare , che racchiude le pietre dell’antico focolare, c’è una tavola rappresentante le Stimmate della Santa, alle pareti sono appesi 17 quadri di diversi artisti. Da qui per una scala, si scende nell’Oratorio della Camera affrescato con Storie della Santa. Sul muro si apre la cella dove si ritirava Caterina, qui vi si conservano alcuni oggetti che le appartennero e la pietra che le serviva da cuscino, la borsa in seta che contenne la testa di Caterina dopo che il Papa Urbano VI nel 1381 dette l'ordine di staccarla dal corpo della santa, la boccetta nella quale Caterina metteva gli aromi per lenire i dolori dei malati del Santa Maria della Scala e il bastone usato per sorreggersi. 
Scendendo ancora un altro braccio di scale dopo un vestibolo, si entra nell’antico “fondaco” dei Benincasa, trasformato nella Chiesa di Santa Caterina, della Contrada dell’Oca. Sull’altare una statua lignea policromata della Santa, lungo le pareti scene di vari Miracoli, dipinti da Gerolamo Della Pacchia, gli Angeli sovrastanti l’altare furono affrescati dal Sodoma.
Dalla Chiesa per una scaletta, si scende nella cantina dove si verificò il miracolo della botte inesauribile.